Bella storia (Fedez)

Il significato della canzone Bella storia è la celebrazione un amore vissuto pienamente, senza remore.

Nel testo ci sono però molti riferimenti nascosti, collegandosi all’arte, alla musica e alla generale atmosfera degli anni ’80, tra capigliature sui generis e simboli appartenuti prettamente a quell’epoca.

La copertina dell’album omonimo rappresenta una figura geometrica che rimanda al lavoro di Eugenio Carmi, astrattista contemporaneo, il quale utilizzava nella sua arte delle forme rigorosamente squadrate. Il pensiero di Carmi potrebbe avere qualcosa in comune con quello dei brani di Fedez, che ha frequentato un liceo artistico ed è appassionato di arte contemporanea.

Carmi, infatti, prende spunto dal mondo fin troppo artificiale che ci circonda, criticando e accentuando le fattezze dure di quest’ultimo ma, al tempo stesso, equilibrandolo con una visione personale delle cose:

Carmi parla polemicamente di una civiltà della visione e del rumore che lo ossessiona, lo disturba, lo affascina. Un suo moralismo e una sua tendenza alla fuga campestre si combinano con una sorta di salutare ottimismo, per cui non riesce a non gioire delle sollecitazioni che il paesaggio urbano, nella sua insopportabilità, gli propina quotidianamente.
—Umberto Eco

Fonte: EugenioCarmi.eu

Copertina album "Bella storia" di Fedez
Copertina dell’album “Bella storia”.

Anche il cantante prende spesso di mira i costumi della società e le ingiustizie che vi si consumano, non esimendosi tuttavia dall’esplorare in modo talvolta positivo (o comunque curioso) le frivolezze offerte dalla vita moderna.

Il titolo della canzone, Bella storia, è un gioco di parole con vari significati. Viene subito in mente l’espressione informale e di sorpresa “bella storia!”, utilizzata quando si viene a conoscenza di un racconto particolare. Nel caso di Fedez, l’ha detta proprio quando ha saputo di aspettare una figlia (fonte: Radio Italia).

Al contempo, una “storia bella” è proprio quella di cui parla il brano, cioè spontanea, divertente, piena di voglia di scoprirsi e di scoprire il mondo:

Credo che le grandi storie d’amore non si facciano forza su quanto due persone sono compatibili ma su come si confrontano tramite le incompatibilità.
—Fedez

Fonte: Radio Italia

Non può mancare il riferimento alla popolarissima feature di Instagram, le storie appunto, che permettono di immortalare in modo temporaneo qualcosa che si sta facendo o che si vuol dire al pubblico: tra queste, anche i bei momenti di una relazione.

Penso spesso all’inizio di tutto…

L’artista riflette sui pensieri che vengono in mente durante una storia d’amore, specialmente quando si trova ai suoi albori o quando si iniziano a incontrare le prime difficoltà.

…ma tu puoi darmi di più.

Quando si inizia un nuovo rapporto, si spera sempre che sia migliore dei precedenti e che possa finalmente soddisfare il proprio bisogno d’amore.

Baciarci dopo aver litigato,
farfalle sopra un campo minato.

Nella coppia, soprattutto agli stadi iniziali, capita spesso di scontrarsi anche per questioni di poco conto, ma anche di riuscire a fare pace ritrovandosi in un gesto d’affetto.

Questo alternarsi di “pace e guerra” ricorda il contrasto tra delle candide farfalle che si librano su un campo minato, pronto a seminare altre tragedie.

Il tuo sguardo mi uccide,
mi ricordi lo Stato.

Lo sguardo del proprio partner può avere mille significati e sfumature, a seconda delle emozioni che lo muovono: uno sguardo può essere di dolcezza, e quindi disarmare, “uccidere” l’altro per quanto è bello, oppure di delusione, sferrando una pugnalata di sensi di colpa anche senza parole.

La similitudine con lo sguardo dello Stato è una critica al mondo moderno in cui, se si viene “guardati” (presi di mira) da una qualsiasi branca del sistema, la vita si riempie di ostacoli e difficoltà. Un altro riferimento può essere quello del sistema visto come un occhio che tutto vede e controlla, sulla falsa riga di 1984 di Orwell.

Sei la cosa giusta ma per l’uomo sbagliato.

Quando ci si trova molto bene insieme a una persona, non è rara la tendenza a porla su un piedistallo e sviluppare un complesso di inferiorità che ci fa credere di non meritarla.

Noi che proviamo a fuggire da qua,
sembrava un film ma era pubblicità.

I due innamorati, probabilmente, a volte immaginano di vivere una vita distante dai riflettori, fuggendo lontano come in un film. Invece anche questa scena, alla fine, si rivela essere artefatta e pubblicitaria: si tratta di una puntuale osservazione al continuo mettersi in vetrina odierno (sebbene l’artista sappia conviverci).

Amami sottovoce,
se no ti rubano l’idea.

Qualsiasi cosa possa essere motivo di profitto, al giorno d’oggi viene rubata e messa ovunque in bella vista, per cui è importante saper custodire per sé ciò che abbiamo di più caro (tra cui i sentimenti).

Potremmo toglierci tutto come i figli dei fiori
e fare l’arcobaleno coi colori dei soldi,
s*****e nel letto dei tuoi genitori,
fare più scena del crimine.

Questi versi descrivono il senso di libertà che lo stare in coppia può amplificare, anziché ridurre. Inoltre, i due sarebbero talmente ricchi da poter creare un arcobaleno soltanto con il proprio luccicante denaro.

Nel rapporto non dovrebbe mancare nulla, neanche le trasgressioni quasi adolescenziali, simboleggiate da un verso che secondo il cantante avrebbe potuto creare imbarazzo a Chiara, specie nei confronti dei propri genitori (fonte: Fanpage).

E invece restiamo freddi,
due stanze, due letti:
tu asciughi i capelli,
io fumo confetti.

Anziché godersi i bei momenti insieme, i due a volte si fanno semplicemente la guerra, decidendo di ignorare tutto ciò che di bello invece potrebbero condividere. I due stanno simbolicamente in letti separati e si dedicano ad attività diverse: lei si asciuga i capelli e lui fuma confetti (espressione che lascerebbe intendere un riferimento a qualche tipo di stupefacente).

Mi prende la mano,
ci metto più curry
e ci viene da ridere.

La strofa potrebbe indicare una scena di vita quotidiana, la quale, presentandosi un po’ buffa, fa ritrovare la complicità ai due innamorati tramite una risata insieme.

Che spreco disumano non baciarsi da un po’:
possiamo fare fuoco come nelle Banlieue,
possiamo fare bella storia.

Il riferimento è qui alle rivolte del 2005 a Parigi. La banlieue è la periferia.

Se non sentiamo male non ci sentiamo vivi,
prende bene quando vieni e sorridi.

Lo scontro può essere anche un modo per rafforzare il legame, per certi versi.

E il vicino ci sente:
a che pensi vicino, a che pensi?
Che non è male la musica.
Ho preso pure il gelato,
ma che palestra e palestra,
vieni qui che giochiamo
mentre fuori diluvia.

I versi tornano a descrivere un’atmosfera serena, di due persone felici che sfruttano ogni momento insieme che viene loro concesso: se ne fregano della linea e mangiano gelato, stanno insieme anche a costo di infastidire i vicini e giocano come bambini mentre fuori piove.

Potremmo prendere un taxi
come De Niro,
spegnere tutte le luci a San Siro,
non mi passerai mai come l’ultimo tiro.

La noia non è sicuramente una prerogativa della coppia descritta da Fedez, anzi: l’unico limite nel decidere cosa fare insieme è quello della propria creatività.

Il riferimento del taxi è al film Taxi Driver, il cui protagonista, interpretato da Robert De Niro, è un giustiziere dello squallore di ciò che si consuma nei bassifondi di New York.

Luci a San Siro è invece una canzone di Roberto Vecchioni, con vari parallelismi tra il mondo della musica e il vile denaro.

Il significato del video di Bella storia è pregno di riferimenti all’atmosfera degli anni ’80. Mostra Chiara Ferragni, moglie di Fedez, che lo aspetta in un motel (non prima di aver notato un quadro che raffigura la copertina dell’album).

Lui va a prenderla in motocicletta e scappano insieme come in un film, proprio come cita la canzone, ritrovandosi poi in un ambiente surreale con persone dall’abbigliamento e l’aspetto più vario e bizzarro. Forse si vuole indicare da una parte l’esplorazione come coppia di nuovi mondi e prospettive ma, dall’altra, il desiderio di rimanere comunque da soli, nella propria intimità e complicità, proprio come mostra la conclusione del video.

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