Da zero a cento (Baby K)

Hit estiva e canzone che fa da sfondo allo spot Vodafone 2018, questo brano racconta la contrapposizione di due caratteri diversi: il primo non si gode mai l’estate e preferisce viaggiare solo nella propria testa, mentre l’altro – quello della protagonista – è propenso all’avventura e al brivido imprevedibile della stagione più calda dell’anno.

Per rievocare le emozioni estive più forti, per il video della canzone Baby K si ispira al tema “rally”, onde evitare di cadere nel cliché delle classiche scene estive ambientate sulla spiaggia.

Volevamo andare in controtendenza rispetto ai soliti video girati al mare. Il tema del pezzo è la voglia di staccare da una vita che ci rende stremati, comprare gli ultimi biglietti rimasti e… partire a tutta velocità. (Fonte: TV Sorrisi & Canzoni)

Ho perso il conto di quanti viaggi ti fai,
quanti chilometri senza partire mai.
Io cerco il mare, mentre tu cerchi il wi-fi!

La cantante si rivolge al suo interlocutore facendogli notare come i viaggi mentali siano solo un modo per stancarsi senza andare mai alla vera avventura.

Capita a volte, infatti, che ci si faccia tanti programmi in testa ma che, alla fine, si preferisca rimandare tutto, perché già la sola idea di partire sfianca terribilmente.

In questo modo si torna alla solita routine di tutti i giorni che, secondo questa canzone, almeno d’estate dovrebbe essere abbandonata: anziché cercare un punto per collegarsi al wi-fi, bisognerebbe cercare l’aria di vacanza.

Quest’estate cosa fai?
Faccio di tutto, prendo e mi butto.

Alla domanda “cosa fai?”, la protagonista ha le idee ben assestate: non sa esattamente a quali attività vorrà dedicarsi perché non ha perso tempo ad arrovellarvisi sopra.

Sa solo che si divertirà un mondo, prendendo tutto ciò che la vita le offrirà in questo frangente.

Gli ultimi posti in aereo,
palme che toccano il cielo,
foto con hastagh #iocero.
Andale andale…

Anche se ormai i posti da prenotare in aereo scarseggiano, la cantante non si fa intimorire: d’altronde, anche questo fa parte dell’avventura.

Non vede l’ora di bearsi della vista delle alte palme tropicali e di pubblicare sui social le foto di questo posto paradisiaco, corredandole con il celebre hashtag “io c’ero”.

Portami giù dove non si tocca,
dove la vida è loca,
su una ruota:
stanotte è nostra.

Una metafora mette il fondale marino inesplorato al pari con l’imprevedibilità di una vacanza dove niente è stato programmato.

Se, magari, ci sono anche di mezzo le ruote e la velocità, il tutto assume ancora più pepe ed entusiasmo.

Faremo come il vento,
da zero a cento.

Come il vento all’improvviso inizia a spirare con temibili e inaspettate folate, allo stesso modo la vita della protagonista transiterà dalla calma piatta della vita quotidiana a quella spensierata dell’estate.

Maracaibo, sei del mattino,
un cappuccino e tuffo sul lettino:
ciao tesoro, non parlo spagnolo.

Ed ecco che l’artista ci svela la meta delle sue vacanze: Venezuela e, più precisamente, Maracaibo.

Le giornate trascorrono in estasi, tra piacevoli colazioni e relax generale.

Tra le altre cose, la cantante incontra anche un ragazzo del posto, appellandolo con «hola papito». Papito significa letteralmente “papino”, ma è anche un’espressione per riferirsi al proprio fidanzato o a un ragazzo piacente.

Gli comunica, inoltre, di non saper parlare la lingua del posto (lo spagnolo).

Altro festino, cervello nel frigo,
quanto sei figo, capisci che dico,
Sarai il tattoo di cui mi pentirò.

All’ennesimo party estivo, dopo che i cervelli sono stati accuratamente spenti (probabilmente tramite l’alcool), il ragazzo in questione acquista ancora più fascino, giacché sembra comprendere il linguaggio della protagonista.

In una serata così loca, all’insegna di una sana incoscienza, niente vieta che il nome di lui sarà il prossimo tatuaggio che la ragazza vorrà imprimersi sulla pelle.

A casa in un posto straniero,
dal cielo cade un desiderio,
a cento partiti da zero.

È bizzarro come ci si possa sentire a casa anche quando la propria casa è lontana: tutto sta nel riuscire a godere al 100% del momento.

Nel caso non bastasse l’aria incantevole del luogo, a conferire ancora più aria di magia ci pensa una stella cadente che solca il cielo, invitando silenziosamente a esprimere un desiderio.

Salta sulle spalle tra la gente,
sono un battito che sale e che ti prende
se fuori c’è la notte che si accende.
La mia è un estate che ricorderò per sempre.

La parola d’ordine è libertà: bisogna vivere in modo scanzonato questi momenti per riuscire a conservarne un ricordo durevole nel tempo.

Sei una musica che brucia sottopelle,
sai che l’estate può durare anche per sempre.

Tornando a rivolgersi un’ultima volta al ragazzo, gli ultimi versi sembrano quasi una promessa: la magia dell’estate può durare anche per sempre, se la si condivide in due e si decide di farla continuare.

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