Fa parte dell’album d’esordio (“To lose my life…”, 2009) della band inglese White Lies, ex Fear or Flying, questa canzone incentrata sul tema del suicidio, oltre che essere la storia di una persona rinchiusa in una struttura per malattie mentali, vittima designata dell’elettroshock. “E.S.T.”, infatti, significa “Electric Shock Therapy” (trattamento con elettroshock).
La canzone è stata ispirata dalla situazione in cui versava la bisnonna di Charles Cave, bassista della band. Ella era infatti affetta da disturbi della mente ed era stata sottoposta ad elettroshock, quando ancora la pratica era considerata normale e all’ordine del giorno.
Non esiste un’interpretazione univoca di questo testo, ma esso suggerisce che il narratore della canzone è un paziente di una struttura per l’igiene mentale, che si rende conto che la sua vita è totalmente nelle mani di altre persone: «se mi dici di saltare morirò» («if you tell me to jump then I’ll die»). Si trova probabilmente sotto l’effetto di farmaci molto potenti, sognando di essere in un altro luogo e di saper volare – o forse è solo il suo desiderio di libertà da quell’atroce prigionia.
I concetti di libertà e di sogno vengono ripresi anche dai versi successivi: «puoi legare le mie mani alle mura / ma non puoi legare i miei sogni a questo luogo» («you can tie my hands to the walls / but you can’t tie my dreams to this place»). Le «mura» («walls») di cui parla il protagonista sono chiaramente riferite a quelle della struttura in cui si trova. Così come nella strofa precedente egli voleva imparare a volare («I always hoped that I’d learn how to fly») per superare quelle mura, ora ribadisce che, pur trovandosi fisicamente in quel freddo luogo, la sua mente è da tutt’altra parte.
Il narratore, un tempo, era probabilmente molto legato alla persona a cui si sta rivolgendo; quest’ultima, però, sembra essersi allontanata dopo aver preso atto dei problemi mentali dell’altro (problemi che potrebbero essere stati “solo” di depressione: un tempo, infatti, per “curarla” veniva regolarmente usato anche l’elettroshock). Il narratore dice infatti al suo interlocutore che sa di essergli caduto dal cuore («I might fall like a rock from your heart»), ma dal paradiso non potrà mai cadere («but you won’t see me fall from grace»): insomma inizia a palesarsi l’ intenzione di suicidarsi.
«Il destino perde sempre la presa» («fate always loses hold»): il suo destino è dunque cambiato, giacché, pur di non sottoporsi all’E.S.T., il protagonista decide di togliersi la vita. Le «scintille elettriche nel mio cuore» («electric sparks in my heart») sono un riferimento all’elettroshock. Il ritornello si conclude con il narratore che dice al destinatario della sua canzone di (continuare a) fare ciò che gli è stato detto di fare («now be a good girl and do what you’re told»). Tuttavia questo comando è un po’ controverso, giacché quel «sii una brava ragazza» («be a good girl») si sposerebbe bene con il resto del testo se l’interlocutore fosse una ragazza – come probabilmente è. Potrebbe però anche trattarsi del narratore stesso che parla con se stesso – o meglio se stessa – ricordando magari una frase che le veniva detta dai medici: «sii una brava ragazza», come a dire «fa’ la brava».
Il suicidio si è dunque compiuto: il narratore ha lasciato le proprie memorie («memoirs», diverso da «nemories» che avrebbe indicato i «ricordi»), forse un manoscritto prima di morire, «nel sangue sul pavimento» («in blood on the floor»). Sulle scale – dove sembra essersi consumata la tragedia – giace solo l’infermiera che lo stava assistendo (o che, forse, gli aveva somministrato delle droghe; era infatti pratica comune sperimentare nuovi farmaci sui malati mentali).
Il protagonista attende che il suo interlocutore un giorno lo raggiunga: prima o poi saranno entrambi nello stesso “luogo” («I’m only going where you’ll be some day»): è un invito al paradiso oppure si riferisce all’inferno, visto che questa persona sembra averlo abbandonato e dunque ai suoi occhi dovrebbe meritarselo? Gli chiede inoltre di non dire “riposa in pace” nelle sue preghiere («so don’t say “rest in peace” in your prayers»), proprio perché la sua vicenda è stata tutto fuorché pacifica e spirituale.
Infine, chi parla chiede di non essere dimenticato («remember me») e, soprattutto, che non si menta sulla vera causa del suo suicidio («never pretend for me»), ovvero il non aver retto tutta la situazione in cui la persona amata lo ha lasciato sprofondare.
Testo originale
E.S.T.
If you tell me to jump then I’ll die
In my dreams I’m there
I always hoped that I’d learn how to fly
In my dreams I’m there
You can tie my hands to the walls
but you can’t tie my dreams to this place
I might fall like a rock from your heart
but you won’t see me fall from grace
Fate always loses hold
Like electric sparks in my heart
Fate always loses hold
Now be a good girl and do what you’re told
If you tell me to jump then I’ll die
In my dreams I’m there
I always hoped that I’d learn how to fly
In my dreams I’m there
I leave my memoirs in blood on the floor
And my fears with the nurse on the stairs
I’m only going where you’ll be some day
So don’t say “rest in peace” in your prayers
Fate always loses hold
Like electric sparks in my heart
Fate always loses hope
Now be a good girl and do what you’re told
I hope you, remember me
I hope you, never pretend for me
I hope you, remember me
I hope you
Fate always loses hold
Like electric sparks in my heart
Fate always loses hope
Now be a good girl and do what you’re told
I hope you, remember me
I hope you, never pretend for me
I hope you, remember me
I hope you, never forget about me
I hope you, remember me
I hope you, never pretend for me
I hope you, remember me
I hope you
Traduzione
TERAPIA CON ELETTROSHOCK
Se mi dici di saltare morirò
Nei miei sogni io sono lì
Ho sempre sperato di imparare come si vola
Nei miei sogni io sono lì
Puoi legare le mie mani alle mura
ma non puoi legare i miei sogni a questo luogo
Posso cadere come una roccia dal tuo cuore
ma non mi vedrai cadere dal paradiso
Il destino perde sempre la presa
Come scintille elettriche nel mio cuore
Il destino perde sempre la presa
Ora sii una brava ragazza e fa’ ciò che ti è stato detto
Se mi dici di saltare morirò
Nei miei sogni ci sarò
Ho sempre sperato di imparare come si vola
Nei miei sogni ci sarò
Lascio le mie memorie nel sangue sul pavimento
E le mie paure con l’infermiera sulle scale
Sto solo andando dove tu sarai un giorno
Quindi non dire “riposa in pace” nelle tue preghiere
Il destino perde sempre la presa
Come scintille elettriche nel mio cuore
Il destino perde sempre la presa
Ora sii una brava ragazza e fa’ ciò che ti è stato detto
Confido in te, ricordati di me
Confido in te, non fingere mai per me
Confido in te, ricordati di me
Confido in te
Il destino perde sempre la presa
Come scintille elettriche nel mio cuore
Il destino perde sempre la presa
Ora sii una brava ragazza e fa’ ciò che ti è stato detto
Confido in te, ricordati di me
Confido in te, non fingere mai per me
Confido in te, ricordati di me
Confido in te, non dimenticarmi mai
Confido in te, ricordati di me
Confido in te, non fingere mai per me
Confido in te, ricordati di me
Confido in te