Frasi a metà (Laura Pausini)

Spesso si attribuisce il massimo del dolore a un rapporto d’amore finito male, ma non sempre ci si sofferma a pensare a quanto possa essere straziante il sentirti traditi dalla persona con la quale dovremmo avere il rapporto più disinteressato e limpido di tutti: il nostro migliore amico.

Laura Pausini dedica questa canzone a una ex amica con cui è tutto finito, e la cui rottura si è sugellata in un litigio:

«C’è tutta la mia indole in questa canzone, quando taglio i ponti è finita, vuol dire che ho sofferto talmente che il limite è stato raggiunto e tutto si interrompe, a metà, come frasi e verità sospese che perdono di significato.».
—Coez

Fonte: Fidelity House

Chiedimi scusa anche per quello che sono,
spostati almeno e non provarci mai più.

La cantante si rende conto di trovarsi in uno stato emozionale rabbioso, in cui mostra ostilità e distacco totale.

La colpa di tutto ciò, però, la imputa alla sua ex amica: è a causa di quest’ultima che tutti questi sentimenti negativi sono venuti fuori, in quanto il sentirsi traditi porta a manifestare, per reazione, il peggio di sé.

Evidentemente, l’amica non si è neanche impegnata a capire cosa stesse provando la protagonista, sottovalutando ciò che la assillava.

Adesso che l’ex confidente si comporta facendo finta di nulla e svalutando ulteriormente i sentimenti feriti dell’altra donna, quest’ultima le intima di farsi da parte, avendo ormai capito di che pasta è fatta la persona che ha davanti.

Quando di nuovo provo a rimettermi in piedi
e tu che mi chiedi cosa mi resta di me
e cosa mi porta a sbatterti in faccia il dolore:
non c’era posto migliore.

La protagonista, sforzandosi di farsene una ragione, ha cercato di ricomporre i pezzi del proprio cuore.

Tuttavia, proprio nel momento in cui sembrava riuscirci, l’amica ha continuato a infierire.

Quasi fingendo stupore per tutta la situazione, l’amica chiede alla Pausini il motivo per cui le sta rinfacciando tutto, nel tentativo di far affiorare in lei dei sensi di colpa per questo allontanamento.

Sarà che hai preso tutto e l’hai buttato via,
qualsiasi cosa fu, qualunque cosa sia.
Non ti accompagno più se non c’è più ragione.

A volte, nonostante tutto ciò che di bello si è passato e condiviso insieme, bastano certi tipi di atteggiamenti rivelatori di menefreghismo per distruggere e vanificare tutto.

Nei rapporti c’è spesso chi sembra essere più forte e sostenere l’altro, anche quando si avrebbe bisogno di sostegno in prima persona.

Quell’unica volta, però, che si cerca una spalla su cui piangere, il confronto non viene ricambiato.

Si capisce che quell’amicizia si basa solo sul proprio bisogno di dare e, dall’altra parte, sul silenzio assicurato di chi non ricambierà mai con sincerità queste attenzioni, adducendo una scusa ogni volta.

La cantante decide di non giustificare più i comportamenti egoisti dell’amica. Quest’ultima, evidentemente, li reiterava già da tempo.

Si muore in mezzo a una frase o di frasi a metà.

Anche mezza frase, se mette in luce dei pensieri gravi nascosti fino a quel momento, può distruggere tutta la fiducia costruita con tanto impegno e fatica.

È bastata una dolorosa insinuazione da parte dell’ex amica per capire che, forse, non era davvero l’amica che tanto si fregiava di essere.

Ecco il mio cuore sfinito da quanto è capace,
sempre ostinato, sempre la copia di sé.

La cantante ha tentato di tenere su il rapporto, ha giustificato tanti comportamenti e ha fatto finta di non vedere molte cose.

È lei ad aver condotto il gioco, affinché l’amicizia durasse nel tempo. Era lei l’anima trainante di questo rapporto, scagionando ogni condotta negativa perpetrata dall’altra donna.

Il cuore della cantante era «sempre la copia di sé», cioè era insistente nel perdonare l’amica continuamente.

E poi ti ho perduto nell’alba gelata di ottobre:
non c’era giorno migliore.

Alla fine, in una giornata di freddo distacco, un litigio ha posto a tutto questo la parola “fine”.

Chiudiamo le cose, veloce, che poco mi basta,
la rabbia finisce all’arrivo,
è il poco in valigia la cosa che resta.

La ferita è stata talmente lacerante che è bastato molto poco per chiudere questo rapporto.

La rabbia non dura nel tempo: assale in un momento e, com’è sopraggiunta, poi va via.

La cantante non prova risentimento e, per lei, è come se l’ex confidente fosse scomparsa, non portandole rancore né nutrendo sete di vendetta.

Ciò che rimane è un bagaglio di vita, cioè il rapporto ormai passato (nel bene e nel male) con questa persona.

Quanta violenza hai sprecato in quel “lasciami andare”:
non c’era frase peggiore.

L’atteggiamento menefreghista da parte dell’ex amica è indicativo del fatto che da parte sua non c’era niente, tanto da aver girato le spalle ed essersene andata senza troppi scrupoli.

Invece di adoperarsi per cercare un confronto o anche uno scontro, ha scelto di non porsi neanche il problema, liquidando l’amica ferita con un “lasciami andare”.

Qualsiasi cosa fu, qualunque cosa sia,
ricordati di dirmi che va tutto bene.

L’ex amica rassicurava la protagonista, ma in modo molto formale.

Fingeva, non si esprimeva veramente in base a ciò che pensava e non era mai completamente sincera nel dirle i propri pensieri.

Era una di quelle amicizie di circostanza, non vere e ciniche, in cui solo una delle due parti crede realmente nella purezza del rapporto.

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