Grazie perché è una traduzione in italiano, anche se alla lontana, del brano We’ve Got Tonite (sic) di Bob Seger.
Il brano di Seger parla di un’amicizia tra un uomo e una donna i quali, per una sola notte, decidono di approfondire il loro rapporto concedendosi una parentesi fisica.
La versione italiana, invece, pur restando sulla tematica dell’amicizia che sfiora i confini dell’amore, esalta maggiormente la profondità della relazione e il forte legame che si crea tra i due protagonisti.
Infatti, per quanto il duetto si presti a essere interpretato come una classica canzone d’amore, ha piuttosto il sapore di due amici che condividono un legame quasi ideale.
Forse è diventato amore, forse no.
Oppure, semplicemente, non ha bisogno di rientrare in degli schemi: ciò non lo rende da meno di un qualsiasi altro rapporto autentico, in cui l’importante è volersi bene e supportarsi a vicenda.
Grazie perché
mi eri vicina
ancora prima
di essere mia.
La canzone nasce per ringraziare una persona per la sua presenza, su cui si può sempre contare.
Il ringraziamento è rivolto a una persona con cui si è fatto un percorso insieme, intenso e importante. Forse si tratta di un rapporto affettivo nato da un’amicizia.
Lui ringrazia lei di essergli stata vicina anche quando tra di loro non c’era nulla che lasciasse presagire un futuro rapporto amoroso o, volendosi ispirare all’originale We’ve got tonight, prima che tra i due scoppiasse la passione.
E perché vuoi
un uomo amico,
non uno scudo,
vicino a te.
Lui le è grato perché lei non vuole una persona dietro la quale nascondersi.
Lo desidera semplicemente accanto, come un amico con cui condividere, e non dal quale farsi proteggere.
Grazie che vai
per la tua strada
piena di sassi
come la mia.
L’uomo ammira l’indipendenza di lei, che percorre la propria strada, incidentata e piena di ostacoli al pari di lui.
Nonostante seguano due strade parallele e piene di insidie (i fatti della vita quotidiana), esse tendono a unirsi.
Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua.
Egli sa di poter sempre contare sulla presenza di questa persona anche se sono lontani.
Sa che, quando ha bisogno di lei, quest’ultima non si sottrae dal sostenerlo.
Io come te
vivo confusa,
favole rosa
non chiedo più.
Adesso è lei a rivolgersi a lui.
Gli dice che questo suo modo di essere presente, anche soltanto da amici, è dettato dal fatto che lei non crede più nei rapporti perfetti.
La «favola rosa» si riferisce, infatti, a quando una storia è impeccabile, anche troppo per essere reale.
Forse provengono entrambi da una delusione e, assistendosi vicendevolmente, si confidano l’uno con l’altra queste parti più intime della loro vita.
Grazie perché
mi hai fatto sentire
che posso anch’io volare
senza di te.
Malgrado lui non sia lì con lei, con il suo starle accanto la fa sentire felice e, contemporaneamente, non le pone alcun vincolo per incatenarla a sé.
Io mi riposo
dentro i tuoi occhi.
Lui le confida che perdersi nello sguardo di lei gli dona tranquillità e lo fa stare bene.
Io coi tuoi occhi
vedo di più.
Lei, che fino a quel momento probabilmente aveva vissuto molte delusioni, si accorge che stare con lui la aiuta ad aprire gli occhi e ad avere una visione più complessiva della vita, rendendosi meno ingenua.
Con te ogni volta
è la prima volta,
non ho paura vicino a te.
Il loro rapporto si ravviva e si ricostituisce come se fosse sempre fresco, nuovo, pieno di attenzioni e mai stanco o ripetitivo.
Grazie perché
non siamo soli.
Si danno forza entrambi e, insieme, sono capaci di affrontare qualsiasi cosa.
Grazie perché
vivere ancora
non fa paura
solo con te.
Anche quando arriva il momento di separarsi, non si sentono soli e sanno di poter tornare a vivere senza aver paura di farlo, avendo la consapevolezza di esserci sempre l’uno per l’altra.
Oltre il duetto tra Morandi e Amii Stewart, è celebre anche quello tra Kenny Rogers & Sheena Easton, che hanno rinominato la canzone We’ve Got Tonight.
Anche se il significato ufficiale del brano tocca più le corde dell’amore che dell’amicizia, il testo risuona anche come un puro inno all’amicizia vera, ideale, profonda. Forse non è rara, ma sicuramente è molto impegnativa da costruire.