I Rolling Stones sono soltanto una tra le icone musicali del rock&roll in onore delle quali questa canzone del 1975 funge da tributo, com’è evidente dal titolo: Big Hits (High Tide and Green Grass) è infatti il nome della prima compilation di grandi successi (big hits) degli Stones. Da esso, gli Outlaws trovano lo spunto per chiamare Green Grass and High Tides («Erba verde e alte maree») uno dei loro brani più celebri.
Hughie Thomasson, voce e chitarra storica del gruppo fino alla sua scomparsa nel 2007, ha spiegato in un’intervista del 2005 su Swampland.com:
Ho scritto quella canzone a St Augustine, in Florida. Eravamo andati ad una mangiata in spiaggia e tutti avevano dimenticato di portare le loro chitarre. Mi trovavo dinnanzi all’oceano, c’era una certa brezza e le parole hanno iniziato a venire da me. [La canzone] riguarda le rock star che amavo e che sono morte che ritornano, e suonano solo per me. Come Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison. E altre, naturalmente.
Il testo della canzone esordisce, infatti, come se raccontasse un sogno:
In a place you only dream of
where your soul is always free
silver stages, golden curtains
filled my head plain as could be
Viene descritto un luogo che si può solo sognare, dove la propria anima è sempre libera e «palchi d’argento e sipari d’oro» riempiono la mente.
As a rainbow grew around the sun
all my stars above, who died
came from somewhere beyond the scene you see
These lovely people played just for me
Sono sufficienti i primi versi a introdurci nel sogno a occhi aperti che Hughie sta per fare. Sogno nel quale, mentre viene evocata la suggestiva immagine del sole che si cinge di un arcobaleno, si materializzano alcune stelle nell’incanto di questo scenario. Sono le stelle, ormai non più in vita, del rock&roll: idoli immortali che, in questo quadro onirico, iniziano a suonare dinnanzi al sognatore.
Now, if I let you see this place
where stories all ring true
will you let me past your face
to see what’s really you?
Il cantante, quindi, introduce l’ascoltatore in questo luogo dove le storie sembrano tutte vere e gli fa intendere che, attraverso gli echi musicali leggendari di questi imperituri musicisti, è possibile forse capire chi si è e trovare se stessi.
Green grass and high tides forever
castles of stone, soul and glory
Nel ritornello, all’immagine dell’erba verde e dell’alta marea si susseguono quelle di castelli di pietra, anime e gloria, probabilmente un altro riferimento sia ai Rolling Stones (stones, pietra) che alla canzone Castles Made of Sand («Castelli fatti di sabbia») di Jimi Hendrix.
Lost faces say «we adore you»
as kings and queens bow and play for you
Il cantante ci parla, poi, di facce perdute, re e regine che «s’inchinano e suonano per te» In un’intervista su Songfacts.com, Henry Paul (membro degli Outlaws) ha specificato che il re e la regina sono il chitarrista Jimi Hendrix e la cantante Janis Joplin, entrambe figure-totem della musica anni ’60.
I’ve thanked them for a peace of mind
That helped me find myself
amongst the music and the rhyme
that enchants you there
Il chitarrista si ricollega al ritrovare il proprio sé in ciò che reciterà nell’ultima strofa: egli ringrazia i suoi idoli per avergli donato la pace dell’anima e, tra questa musica e queste rime, avergli permesso di ritrovare se stesso.
A causa delle tinte trasognanti del testo, alcune speculazioni vogliono che esso parli di un viaggio mentale a seguito di assunzione di marijuana o droghe in generale. Nella già citata intervista a Henry Paul, a tal proposito egli afferma chiaramente:
[…] era una canzone scritta per i luminari del rock&roll, da Janis Joplin a Jimi Hendrix, e non ha niente a che fare con la marijuana.
Green Grass and High Tides è stato inserito tra i brani eseguibili nel videogioco musicale del 2008 Rock Band.