«Oggi vi racconterò la storia di un uomo, che annegò nelle fredde acque dell’oceano dopo aver perso qualcuno che amava. Questa è la storia di un uomo che è morto due volte». Sono queste le parole (tradotte dall’originale lingua russa) con cui un prete, personaggio peraltro già presente visivamente in “Iron”, apre nel video di questa canzone quello che sembra essere un funerale, sedendosi poi all’organo ed iniziando a suonare.
Ma la primissima immagine del clip è quella di un bambino (lo stesso dei restanti due video di quella che sembra essere una “trilogia”: “Iron” e “Run boy run”) morto, sconfitto, con l’elmo vichingo (uno degli oggetti ricorrenti della “trilogia”) ormai in terra. Considerando che l’album “The Golden Age”, da cui è tratta questa canzone, descriverebbe allegoricamente l’infanzia ed il passaggio all’età adulta, è probabile che questa canzone rappresenti in qualche modo lo sconforto, la disperazione e la desolazione di ciò che la vita adulta reca con sé.
Il bambino, tuttavia, a differenza degli altri due video, compare solo inzialmente. Il protagonista di questa canzone sembra essere invece il prete che, in “Iron”, vedevamo pronunciare freneticamente parole rivolto alla bara su cui si trovava il bambino, per “curarlo” o per maledirlo non si sa. In questo video, il prete ha un’espressione quasi colpevole sul volto; quando si accinge a raccontare la storia, veniamo catapultati nelle terre irlandesi, in cui un uomo disperatamente vaga, sicuramente in cerca di qualcuno, e forse già consapevole che non lo troverà. L’uomo non è altro che il prete stesso.
Durante il video, inoltre, compare il simbolo forse più persistente della “trilogia”: le due chiavi incrociate, questa volta però non come stendardo o tatuaggio bensì tra le mani di un uomo mentre prega e ascolta l’organo del prete suonare.
Il testo della canzone, di per sé, parla di un amore non corrisposto, oppure, volendo aderire al senso del video, alla perdita della persona amata. L’elemento dell’acqua e del mare è predominante in tutta la canzone, che è disseminata di parole quali shore (riva), tides (abissi), oceans (oceani), blue (blu), waves (onde), streams (correnti) e sand (sabbia).
Dopo aver rievocato momenti di sintonia vissuti metaforicamente nuotando insieme nello stesso mare, al di sopra degli oscuri abissi e illuminati dalla luce splendente del sole («where the light shivers offshore / through the tides of oceans / we are shining in the rising sun») e pensando alle volte in cui egli guardava dolcemente il suo amato («I am softly watching you»), il protagonista si chiede incessantemente cosa può fare per ricevere un po’ di attenzione («is there anything I could do / just to get some attention from you?»), giacché il suo amato sembra pensare solo a se stesso («you only seem to care about you») e sembra non accorgersi realmente dell’amore del protagonista («is there any chance you could see me too?»), sebbene quest’ultimo lo ami («’cause I love you»).
Chiede infine al suo amato dove si trovi, giacché – metaforicamente oppure no – ha perso ogni traccia di lui tra le onde («in the waves I’ve lost every trace of you / where are you?»).
Il protagonista si ritrova come alla deriva sulla spiaggia («after all I drifted ashore»), ricordando ancora una volta come un tempo lui e il suo caro fossero “sincronizzati”, a differenza del presente in cui il suono dell’amore è dissonante («but now the sound of love is out of tune»).
Durante le ultime parole della canzone, il prete – nei panni però dell’uomo che vaga in solitudine – si getta nelle acque del mare, annegando, nell’indifferenza della natura circostante (gli animali acquatici) che procede come se nulla fosse. La scena si sposta poi sul prete in chiesa, che smette di suonare e si scosta dall’organo, per poi guardare le sue mani imbruttirsi velocemente, quasi decomporsi, come fossero rimaste a lungo sott’acqua.
Volendo dare un’interpretazione più “speculativa” e forse fantasiosa, la trilogia dei video “Iron”, “Run boy run” e “I love you”, volendo considerarli connessi tra loro, potrebbe rappresentare una ribellione contro la religione. Volendo sempre essere lungimiranti, il simbolo ricorrente delle chiavi incrociate (peraltro legate ad un rosario nel video di “I love you”) potrebbe rappresentare l’emblema massimo religioso (volendo, una croce). Le alte torri possono assurgere a chiese, e il prete che in Iron pronuncia parole silenziose e frenetiche verso il bambino, forse maledizioni o una sorta di tentato esorcismo, potrebbe avere quella strana aria colpevole in “I love you” in quanto si rende conto che il dogmatismo estremo – l’aderenza totale a precetti e regole – ha ucciso il bambino.
[expand title=”Testo”]I LOVE YOU
Where the light shivers offshore
Through the tides of oceans
We are shining in the rising sun
As we are floating in the blue
I am softly watching you
Oh boy, your eyes betray what burns inside you
Whatever I feel for you
you only seem to care about you
Is there any chance you could see me too?
‘Cause I love you
Is there anything I could do
just to get some attention from you?
In the waves I’ve lost every trace of you
Where are you?
After all I drifted ashore
Through the streams of oceans
Whispers wasted in the sand
As we were dancing in the blue
I was synchronized with you
But now the sound of love is out of tune
Whatever I feel for you
you only seem to care about you
Is there any chance you could see me too?
‘Cause I love you
Is there anything I could do
just to get some attention from you
In the waves I’ve lost every trace of you
Where are you?
Whatever I feel for you
you only seem to care about you
Is there any chance you could see me too?
‘Cause I love you
Is there anything I could do
just to get some attention from you
In the waves I’ve lost every trace of you
Oh where are you?[/expand]
[expand title=”Traduzione”]TI AMO
Dove la luce trema in alto mare
Attraverso gli abissi degli oceani
Noi risplendiamo nel sole nascente
Mentre fluttiamo nel blu
Ti sto guardando teneramente
Oh ragazzo, i tuoi occhi tradiscono ciò che brucia dentro di te
Qualsiasi cosa io senta per te
sembra che a te importi solo di te stesso
C’è qualche possibilità che tu possa vedere anche me?
Perché ti amo
C’è una qualsiasi cosa io possa fare
solo per avere un po’ di attenzione da te?
Nelle onde ho perso ogni traccia di te
Dove sei?
Alla fine mi sono allontanato sulla riva
Attraverso le correnti degli oceani
Sussurri dispersi nella sabbia
Mentre danzavamo nel blu
Io ero sincronizzato con te
Ma ora il suono dell’amore è dissonante
Qualsiasi cosa io senta per te
sembra che a te importi solo di te stesso
C’è qualche possibilità che tu possa vedere anche me?
Perché ti amo
C’è una qualsiasi cosa io possa fare
solo per avere un po’ di attenzione da te?
Nelle onde ho perso ogni traccia di te
Dove sei?
Qualsiasi cosa io senta per te
sembra che a te importi solo di te stesso
C’è qualche possibilità che tu possa vedere anche me?
Perché ti amo
C’è una qualsiasi cosa io possa fare
solo per avere un po’ di attenzione da te?
Nelle onde ho perso ogni traccia di te
Dove sei?[/expand]