Davide Mattei, in arte Tha Supreme, è un giovanissimo rapper e produttore discografico romano.
Questo singolo, musicalmente in chiave drill (un sottogenere della musica trap), si intitola m%n (Moon), che tradotto significa “Luna”, e infatti il pezzo ci accompagna in un viaggio metaforico tra la Terra e la Luna.
In realtà il cantante vuole raccontarci come lui vede la Terra dalla prospettiva della Luna, dunque in veste di alieno, e tende a fare similitudini e differenze tra come si vive sui due astri, ma con prospettive diverse.
Tha Supreme chiarisce il significato della canzone Moon:
C’è un luogo in cui potersi sentire al sicuro, lontano dalle logiche che governano oggi il mondo in cui viviamo e tha Supreme ce lo racconta man mano, fin dal suo esordio. È un posto in cui non si va avanti per ciò che si ha, ma per quel che si è, in cui il cash non risolve gli sbatti, e che accoglie solo chi vive la propria vita elevandosi al di sopra di tutte quelle meccaniche che ci accompagnano giornalmente sulla Terra. Oggi, da lassù, dalla Luna, al di sopra di tutte quelle convenzioni e convinzioni obsolete, tha Supreme e i suoi lanciano un messaggio, che solo chi ha raggiunto una certa maturità personale e artistica può trasmettere.
Fonte: GQ Italia
Non f***i me, magari gli altri.
Magari quel cash ci risolvesse gli sbatti.
Da gente così noi ci siam scappati:
non ti rialzan se cadi.
Il cantante inizia replicando contro un sistema che sembra limitare la visione della vita.
Avverte che non si farà più raggirare, che non crederà più che il denaro possa risolvere i problemi. Si allontana dalla gente materialista perché inaffidabile sotto l’aspetto umano, mancante di solidarietà e altruismo e che mai si presterà a darti una mano se ne dovessi avere bisogno.
Pensiamo più su,
tipo sulla moon.
Fuori mood mai più, lo giuro, bro, mai più.
A volte capita di usare l’espressione “sentirsi sulla luna”, come per distinguere il pensiero terreno da quello più etereo. Qui il cantante, come se stesse rivolgendosi a un amico fraterno, gli fa notare che vivendo sulla Luna si riesca ad avere pensieri più positivi, nonché benefici sull’umore e sullo stile di vita.
Ti dovresti svegliar,
non siete amici, dimmi perché sei da lei.
Fra’, viene in ginocchio a chieder venia,
ma sono il tipo che se le segna.
Voglio stare solo con me, se viene lei, tra’.
Sei un trip, quel “sì” non si capisce, bro.
Cresci se mi menti per il gusto di farlo.
Sono stanco di chi parla tanto ma non si fida mai.
Sei qui per dirmi “sì”, poi dopo “no”.
Che tipo di tipi mi capiscono, che
dimmi se ti dico “così serio”,
dimmi, ma per me puoi anche non farlo.
Siete tutti uguali.
Continua a mettere in guardia chi ancora si ostina ad abitare la Terra, sottolineando comportamenti limitanti, a volte ingannevoli ed egoistici: tutti atteggiamenti conformisti che non ci permettono di vedere oltre ciò che abbiamo e controlliamo.
Sto sulla moon.
That b*h o mi ama o dice bugie.
Che ti credi? Vedi che se parli di sfighe
ma poi invece sei te, fai ka-boom.
Felice di stare e di vagabondare sulla Luna, continua a spiegare le sue ragioni dando una versione dei fatti personale quando, riferendosi sempre a un suo amico fraterno, gli fa notare che il più delle volte qui sulla Terra si tende a evidenziare i problemi altrui e le cose che non funzionano, ma quando queste difficoltà interessano noi personalmente, allora ci piangiamo addosso e rischiamo di soccombere.
A me lo tiene la Glock,
Che fa ra-ta-ta-ta-pew-pew-pew.
That b*h ha perso il controllo.
Non puoi dirmi di no.
Sono solo vuoto mentre fumo star.
Lei mi fa star più su.
Diventiamo anche mentalmente violenti, tanto che il cantante parla di una nota marca di armi, la Glock, e descrive questi pensieri mentre fuma nel vuoto della sua solitudine.
Non fingo mai di fare qualche smile,
ma se chiamate al mio cell, ti fa tu-tu-tu.
E tu non la smetterai, tu mai,
perché siete tutti tali e quali.
Malgrado ciò, però, diversamente dalla recente pratica più in uso di inviare emoji sorridenti piuttosto che sentirsi telefonicamente e scambiare quattro chiacchiere, il cantante fa notare che telefonando al suo cellulare risulterà occupato, perché impegnato in una conversazione e dunque mai da solo.
Il video è un suggestivo fumetto animato, una raffigurazione grafica del testo della canzone che passa in sovraimpressione per far capire meglio le parole pronunciate dal cantante. È quasi un ritmo alternato tra voce e musica.
Nel personaggio del video, che è l’alter ego di tha Supreme, yungest Moonstar, sembrano convivere entrambe le anime di diavoletto e santo. Si accende e fuma un sigaro mentre comodamente seduto sul divano di casa, che si trova sulla Luna; osserva la Terra dalla finestra e i suoi pensieri tornano a quando l’abitava anche lui.
Scorge un’astronave che lo osserva a sua volta e, anche solo per curiosità, cerca disperatamente di aggrapparsi a quel velivolo per poter raggiungere la Terra. Cadrà nello spazio e proseguirà il suo viaggio con la sua auto viola che lo raggiunge e lo prende a bordo.
Raggiunge la Terra e trova tutto come prima: dissolutezza e materialismo. Si rende conto che è meglio rimanere sulla Luna, dove tutto può avere una visione diversa, meno convenzionale.
Si riporta alle sue giornate sulla Luna, quelle che lo vedono divertirsi nei locali, dove anche i pagamenti non prevedono più l’utilizzo dei contanti, ma probabilmente solo della “stima”.
A questo punto, vuole regalare alla Terra una nuova possibilità di guardare avanti e di prendere esempio da una visione più evoluta della vita. Raccoglie i dati su un CD e li invia sulla Terra con un’astronave, sperando che i suoi abitanti vedano la Luna come una Terra promessa.
Per il cantante è un modo per far tornare sulla Terra anche la sua musica.