Quando, nella lunga ricerca della propria identità, non si sa ancora dove andare, capita che ci lasciamo vestire da quelle identità che gli altri hanno confezionato per noi, convincendoci a partecipare a una vita che non sentiamo nostra fino in fondo.
Nero Bali sancisce la ritrovata libertà di non sottostare a un modo di essere che ci è stato cucito addosso.
La cosa importante nella vita, infatti, è godersela e gestirla a modo proprio, evitando di “auto-ingabbiarsi” in situazioni e stili di vita che crediamo erroneamente più giusti dei nostri.
Le voci di Elodie e Michele Bravi, amici anche nella vita, si intrecciano in questa canzone dal sapore di tormentone estivo, che vede anche la partecipazione di Gué Pequeno.
Ho fatto cose che non rifarei,
pomeriggi spesi a leggere inutili riviste
con un vuoto nello stomaco,
in chimica alle feste.
Ma che ne sai della chimica
se mischi l’amore con l’interesse?
Vi sono periodi della vita in cui si desidera essere qualcun altro, cercando di adottare un modo di essere che consideriamo più “figo” del nostro.
Di conseguenza, si passa molto tempo a osservare cosa fanno gli altri, come si comportano. I soggetti privilegiati per questa osservazione sono coloro che consideriamo “più in alto” rispetto a noi.
A tal fine, cosa c’è di meglio di sfogliare le riviste di gossip con i VIP photoshoppati?
Un altro modo per sentirsi partecipe a una vita più modaiola e movimentata è farsi vedere alle feste “importanti”, ma spesso frivole, a cui si va soltanto per scattarsi qualche foto e sentirsi parte di un’élite.
«In chimica alle feste» potrebbe indicare l’assuefazione alle sostanze e all’alcol che spesso nei party scorre a fiumi. Ciò sarebbe avvalorato dal video, che mostra ragazzi e ragazze dallo sguardo vitreo, accasciati sui tavoli.
Certo è che, se si privilegia la chimica in questo senso, molto probabilmente non si avrà tempo per la chimica amorosa, cioè quella che si prova nei confronti di qualcuno in modo spontaneo.
Essa è l’incipit di un amore ed è l’opposto che stare con una persona per interessi materiali o di potere.
Il video di Nero Bali, quasi a voler sottolineare tutto questo cambiamento, mostra Elodie che lava via la tinta rosa dei capelli che, fino a quel momento, l’aveva sempre contraddistinta.
Non prenderla sul personale,
non mi interessa più piacere
a chi giudica senza conoscere,
preferisco il confronto alle maschere.
Una maschera, come si suol dire, ce l’abbiamo tutti. Tuttavia, essa dovrebbe essere finalizzata al saper stare in mezzo agli altri. Per esempio, l’educazione è una maschera a fin di bene.
Quando, però, le maschere diventano troppe, è lì che bisogna chiedersi perché e per chi le si sta indossando.
Ci si sente forse da meno degli altri? Si teme di esporsi per come si è veramente, per sfuggire ai giudizi?
Non ho più voglia di vestirmi bene in casa,
ci resta ancora tutta la vita per una scusa,
per volare in autostrada,
in radio musica cubana:
buttiamo in mare i cellulari.
La cantante decide di smetterla con questi giochi di apparenza e, simbolicamente, abbandona l’abitudine di abbigliarsi in modo perfetto persino quando stava da sola in casa – a tal punto era arrivata la sua ossessione.
La vita è fatta per stare bene, divertirsi in modo sano, sfrecciare sulle strade ascoltando musica a tutto volume e lasciando da parte tutto ciò che ci spinge a sembrare qualcosa che non siamo, compresi i tanto discussi social networks (quindi i cellulari).
Tu vedi nero, io vedo Bali.
La persona a cui Elodie si rivolge ipoteticamente in Nero Bali è un individuo un po’ negativo, tanto da vedere sempre tutto “nero”.
Lei, invece, adesso vede Bali, città dell’Indonesia nota per il florido turismo e l’attenzione alle arti.
Tutto ciò che desidera vedere è un mondo felice, colorato e libero dai dettami della vana esteriorità.
Ho fatto cose che non rifarei,
fare un brindisi alle cene
tra la noia e l’incoscienza,
dover essere scortese
per la troppa confidenza.
Ma che colpa ne ho
se essere umani non ha scadenza?
Quante volte capita di prendere parte a eventi considerati di gala o in cui sappiamo di trovare persone “che contano”, per ritrovarsi a provare un’infinita noia e pietà di se stessi?
La cantante se ne rende conto, e nota come a volte sia stata costretta a mandar via bruscamente persone che, magari riconoscendola o pensando di potersi permettere delle libertà nei suoi confronti, la importunavano.
È pur vero che «essere umani non ha scadenza»: ciò significa che errare è umano. Spesso ci si rende conto troppo tardi di aver aderito a iniziative che non ci rappresentavano.
Non prenderla sul personale,
non mi interessa più ridere
alle frasi di chi non capisce,
ché basta tacere per volersi bene.
Si rivolge ancora una volta alla persona che “vede nero” e che, evidentemente, non vuole accettare la nuova Elodie, ancorato ai vecchi schemi di apparenza.
Lei decide di darci un taglio con le finte risate e il divertimento artefatto: tutto ciò di cui le importa non ha bisogno di parole forzate, bensì di silenzi pregni di significato.
Con la mente viaggio in prima classe.
Manchi veramente, lei mi sente dalle casse.
Se le manco, io sono diverso dalle masse.
Voliamo via da qua, dalle persone false:
io sono solo innamorato della libertà.
Conto i grammi, dico tutto quello che mi va.
Porto tutta la famiglia quando partirò,
fino all’alba a Bali con la mente volerò.
Gué Pequeno immagina già questo ipotetico viaggio a Bali, a metà tra un viaggio fisico e uno mentale.
Decide di essere e sentirsi libero, di dire ciò che pensa, di confessare alla persona che ama che gli manca e di portare con sé, in questo viaggio di libertà, tutte le persone a cui tiene di più.