Ta fête (Stromae)

Scelta come inno di battaglia del Belgio – i cui giocatori sono anche detti Red Devils (diavoli rossi) – per i Mondiali 2014, il testo di “Ta fête” trova la sua massima esplicazione nel video dedicatole. È la 28° delle “Leçons de Stromae” (Lezioni di Stromae), una serie di video in cui il cantante belga mostra come compone la sua musica.

Nel video assistiamo ad uno Stromae che presiede, come una sorta di arbitro, un’arena dove si disputa una partita di calcio molto particolare. La “palla”, infatti, come apprendiamo anche dai titoli di coda che si riferiscono al protagonista proprio come the ball (la palla), è un giovane uomo che tutti cercano di prendere “a calci”. Di qui il dualismo dell’espressione “faire la fête” (far la festa): tutta la canzone si snoda sul tentativo del protagonista di vivere la propria vita “facendo festa” e dagli “altri” che in tutti i modi cercano di ostacolarlo.

La prima strofa, un po’ come il titolo, è costituita da una fitta serie di parole che in francese posseggono due sensi diversi«È l’ora, finita l’ora di ballare» («il est l’heure, fini l’heure de danser») sembra essere un riferimento al primo successo di Stromae, “Alors on danse”.

Dal secondo verso in poi è necessario tornare a considerare il protagonista come fosse un po’ umano e un po’ una palla in un campo di calcio. Il verbo danser (secondo verso) in italiano significa, oltre che “ballare/danzare”, anche “scansarsi per evitare (i colpi, le pallottole)”, una sorta di “danza” quindi finalizzata a destreggiarsi con o contro qualcosa. «Danse, t’inquiète pas tu vas danser» (adattato in italiano: «spostati [o scansati], non pensarci perché verrai spostato [scansato]») fa dunque riferimento all’inevitabile sorte del protagonista, il quale, pur volendo “ballare” (ignorando ciò che ha intorno), verrà invece sballottato come una palla. La scena ricorda infatti la “danza” che performano i giocatori quando si giostrano la palla ai piedi. Dello stesso tenore sono i versi «balance-toi, mais tu vas te faire balancer» («sfondati [di danza], ma verrai sfondato») e «défonce-toi, mais tu vas te faire défoncer» («sballati, ma verrai sballato»): anche qui si gioca sul doppio senso del verbo “se balancer” (in italiano “muoversi a ritmo”, ma anche “essere lanciati via”) e “se défoncer” (“drogarsi”, “farsi”, ma anche “essere picchiati”; di qui la traduzione un po’ arrancante “verrai sballato” per conciliare i due significati).

La strofa successiva, ovvero il ritornello, si sofferma su diversi personaggi che vogliono fare la festa al protagonista. Vengono citati ta mère (tua madre), le juge (il giudice) e tout le monde (tutti). Nel video vediamo diversi altri personaggi, di cui la maggior parte ci viene spiegata dalla parte relativa al cast nei titoli di coda. Oltre la già citata the ball, troviamo bank director (direttore di banca), che potrebbe simboleggiare i problemi economici che attanagliano la vita; streetfighter (combattente di strada), forse la violenza bruta in cui ci si può imbattere; judge (giudice), la leggefiancée (fidanzata), la sposa del video, dunque le beghe sentimentali; e, infine, mother (madre), presumibilmente la donna che nel video combatte con il mattarello, magari emblema dei probelmi familiari.

La terza strofa sembra far cenno al pettegolezzo che costantemente circonda il protagonista, che esce troppo (sors trop), e per questo gli altri parlano troppo (parlent trop), tanto che «ti fischiano le orecchie» (tes oreilles sifflent). Quest’ultima espressione, oltre che incarnare il classico modo di dire (fischiano le orecchie quando qualcuno sta (s)parlando di noi), potrebbe anche esser presa letteralmente se riferita ad una festa, dopo la quale, per il troppo rumore e/o il troppo bere, si inizia a sentire male i suoni. I versi «di chi è la colpa? La colpa è degli altri, vero? / sono gli altri, tu non hai che una sola voglia» («à qui la faute? C’est la faute à autrui, hein? / c’est les autres, toi tu n’as qu’une seule envie») potrebbero avvalorare questa tesi, riferendosi alla tendenza di “combinare casini” e dare la colpa agli altri; la sola voglia (seule envie) potrebbe essere sempre quella di far festa o, più specificatamente, di bere.

A causa di queste (probabili) tracce, alcune interpretazioni di questa canzone sembrano rincondurla ad una denuncia dell’alcolismo, in cui si cade nell’illusione di sfuggire ai problemi della vita. Il protagonista del video, infatti, cerca continuamente di scappare dai suoi nemici senza affrontarli in modo diretto. Alla fine del video, però, quando sembra aver trovato l’uscita del labirinto in cui si trova invischiato, si rende conto che la rassicurante zolla verde su cui è approdato (tutto il resto del labirinto è grigio eccetto alcune superfici) non è che piccolissima, e dà su dei labirinti ancora più vasti e grigi.

Il cantante-arbitro potrebbe dunque rappresentare una sorta di giudice delle azioni del protagonista, quasi una divinità che segue i suoi successi e insuccessi; potremmo dare anche, come chiave di lettura meno speculativa della canzone e del video, il voler simboleggiare le avversità della vita che mettono costantemente alla prova e da cui è inutile fuggire, salvo ritrovarsi a doverne affrontare sempre di più intricate. L‘uscita fittizia finale, che non risolve nulla e che appare come una sconfortante sconfitta senza via d’uscita, potrebbe rappresentare anche la morte, ultima (ir)risolutiva tappa di una vita trascorsa a destreggiarsi tra le prove che quest’ultima somministra, volenti o nolenti.

Un’altra speculazione vuole che questa canzone e il video parlino del rifiuto nei confronti di una persona omosessuale che, solo in quanto tale, tutti rifiutano o cercano di cambiare (la madre lo vuol picchiare ma per un attimo si abbracciano; la sua sposa tenta di incatenarlo e di dargli un bacio, ma lui la rifiuta).

[youtube id=”ublchJYzhao”]

Testo tradotto
LA TUA FESTA
È l’ora, finita l’ora di ballare
spostati, non pensarci perché verrai spostato
Sfondati, ma sarai sfondato
Sballati, ma verrai sballatoTi piacerebbe far festa
Anche tua madre vuole fartela, la festa
Il giudice vorrebbe fartela, la festa
Proprio tutti ti faranno la festaTu esci troppo, per lo meno è quel che dicono
Parlano troppo, ecco perché ti fischiano le orecchie
Di chi è la colpa? La colpa è degli altri, vero?
Sono gli altri, tu non hai che una sola vogliaTi piacerebbe far festa
Anche tua madre vuole fartela, la festa
Il giudice vorrebbe fartela, la festa
Proprio tutti ti faranno la festaTi piacerebbe far festa
Anche tua madre vuole fartela, la festa
Il giudice vorrebbe fartela, la festa
Proprio tutti ti faranno la festa~Testo originale
TA FÊTE
Il est l’heure, fini l’heure de danser
Danse, t’inquiète pas tu vas danser
Balance-toi, mais tu vas te faire balancer
Défonce-toi, mais tu vas te faire défoncerTu aimerais faire ta fête
Ta mère veut te la faire aussi, ta fête
Le juge voudrait te faire ta fête
Tout le monde te fera aussi ta fêteTu sors trop, du moins c’est ce qu’ils disent
Ils parlent trop, c’est pourquoi tes oreilles sifflent
À qui la faute? C’est la faute à autrui, hein?
C’est les autres, toi tu n’as qu’une seule envieTu aimerais faire ta fête
Ta mère veut te la faire aussi, ta fête
Le juge voudrait te faire ta fête
Tout le monde te fera aussi ta fête

Tu aimerais faire ta fête
Ta mère veut te la faire aussi, ta fête
Le juge voudrait te faire ta fête
Tout le monde te fera aussi ta fête

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