Vento nel vento (Lucio Battisti)

Sull’amore, ed in particolare su quello sentimentale e romantico, se ne dicono tante: si dice che l’amore ci fa sentire vivi, ma anche che può farci morire – e non solo dentro. Ma si dice anche che l’amore ci salva (tavolta persino da se stesso): è proprio questo il tema portante di “Vento nel vento”, canzone che, seppur considerata “minore” rispetto ai cult di Lucio Battisti, è elogiata sia per il testo molto emozionale che per il modo in cui quest’ultimo si fonde con il climax di strumenti che cresce man mano che la si ascolta.

È stata scritta da Mogol e da Battisti stesso, così come le altre canzoni dell’album “Il mio canto libero” (1972), di cui questa traccia fa parte. Gli altri brani dell’album affrontano vari argomenti, primi fra tutti la libertà e l’amore, sotto molte sfaccettature diverse: la libertà della sfrontatezza, l’amore in vendita, l’amore che dalla libertà stessa viene limitato e l’amore non dichiarato.

“Vento nel vento” è sicuramente il brano che, nell’àmbito dell’album, sfocia in una fiducia estrema nella vita, nel futuro, nell’amore, insomma in tutto ciò che potrà essere vissuto dal momento sacro in cui è esploso, in tutto il suo splendore, il massimo sentimento possibile tra due persone. È una fiducia cieca, una felicità irrazionale ma verissima: è quella sensazione di completezza assoluta che si prova quando si è follemente innamorati e ricambiati.

Quest’emozione è ancora più forte nel momento in cui una simile fortuna accade quando si attraversa un momento buio della vita e ci si sente perduti. Un periodo oscuro può portare ad allontanarsi da tutto e da tutti e, di certo, non ci si aspetta di veder tesa una mano verso di sé con un tale tempismo, specie se si tratta di una mano che farà scoccare in noi una scintilla ben più forte della gratutidine.

È questo ciò che accade al protagonista della canzone – anzi, in realtà, anche alla persona a cui è destinata la canzone. Infatti, se già l’incontro sembra intriso di sacralità, come se una forza al di sopra di tutto avesse fatto in modo di far coincidere il cammino dei due («io e te, io e te / perché io e te? / qualcuno ha scelto forse per noi»), traspare anche il fatto che l’autore, prima di imbattersi in tanta contentezza, stesse facendo i conti con una perdita nella propria vita.

Ciò si riscontra dai versi «mi son svegliato solo / poi ho incontrato te», oltre ai versi «e la stagione nuova / dietro il vetro che appannava, fiorì», che sottintende l’avvento di una primavera interiore, stagione in cui gli occhi e il cuore si riempiono di colori. Non c’è da stupirsi che, quindi, una vita che si trovava ormai a strisciare per terra abbia improvvisamente spiccato il volo («l’esistenza un volo diventò per me»).

Tutto il dolore che si prova porta inevitabilmente a sviluppare una forte diffidenza nei confronti della vita, ma neanche questo sarà d’ostacolo alla nascente storia tra i due, in cui l’amore e la tenerezza avranno il sopravvento sulla cautela e sul sospetto («tra le tue braccia calde / anche l’ultima paura morì»).

È l’ultima strofa della canzone a riassumere vicende ed emozioni dei due amanti, che sono come vento nel vento, cioè due entità che vanno peregrinando da sole finché non si ritrovano insieme, diventando forze della natura nel momento in cui s’incontrano. Il nodo nell’anima – doppio riferimento sia ovviamente metaforico al “nodo” di dolore, che nautico, ai “nodi” del vento – è ormai un amaro ma vecchio ricordo, così come lo è lo stesso desiderio di morire, che adesso è di rivivereio e te.

Di questo brano è stata fatta una cover dalla cantante Donatella Rettore.

[expand title=”Testo”]VENTO NEL VENTO

Io e te, io e te
perché io e te?
Qualcuno ha scelto forse per noi

Mi son svegliato solo
poi ho incontrato te
l’esistenza un volo diventò per me

E la stagione nuova
dietro il vetro che appannava, fiorì
Tra le tue braccia calde
anche l’ultima paura morì

Io e te, vento nel vento
Io e te, nodo nell’anima
stesso desiderio di morire e poi rivivere
io e te

E la stagione nuova
dietro il vetro che appannava, fiorì
Tra le tue braccia calde
anche l’ultima paura morì

Io e te, vento nel vento
Io e te, nodo nell’anima
stesso desiderio di morire e poi rivivere
io e te[/expand]

Subscribe
Notificami

3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments